Dalle incisioni rupestri sulle grotte alle moderne immagini digitali, gli esseri umani hanno sempre avuto il bisogno di immortalare se stessi e le persone a loro care. I motivi per realizzare un ritratto possono essere diversi, c’è chi desidera conservare un ricordo dei propri affetti e c’è chi invece vuole tramandare alle generazione future la propria immagine. Un esempio molto noto sono i sovrani e gli aristocratici che nel Settecento assumevano pittori di fama internazionale per realizzare i loro ritratti. Al giorno d’oggi, anche grazie all’avvento delle fotocamere, questa tradizione è ormai scomparsa. Tuttavia, la volontà delle persone di farsi ritrarre e di voler condividere la propria immagine con gli altri è più viva che mai. Che si tratti di un semplice selfie scattato col cellulare o di un’immagine pianificata in ogni dettaglio, la fotografia di ritratto utilizza un linguaggio universale in grado di arrivare a chiunque.

Fin da quando gli esseri umani hanno iniziato a creare delle opere d’arte, il volto e la figura umana sono stati fra i soggetti più stimolanti e maggiormente rappresentati nell’arte. L’espressione più alta della raffigurazione del volto umano la si ha nella ritrattistica. Questa forma d’arte ha come obiettivo quello di ritrarre le persone dando particolare enfasi al loro volto. In particolare, la fotografia di ritratto ha come obiettivo quello di catturare l’essenza dell’individuo attraverso una singola immagine. Essendo la fotografia di ritratto anche uno dei primi generi fotografici con cui i fotografi principianti si cimentano è importante sapere come ritrarre al meglio le persone. In questo articolo capiremo cosa si intende per fotografia di ritratto, quali sono i diversi tipi di ritratti che si possono realizzare e quali sono le principali inquadrature utilizzate dai fotografi di ritratto professionisti.
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Che cos’è la fotografia di ritratto?
La fotografia di ritratto è probabilmente uno dei generi fotografici più popolari al mondo, chiunque sia appassionato di fotografia ha provato almeno una volta a realizzare un ritratto di un amico o magari di uno sconosciuto. Esistono un’infinità di modi diversi di ritrarre una persona, dai ritratti posati creati all’interno di uno studio fotografico sino alle fotografie di reportage realizzate durante guerre e conflitti. Anche i motivi che spingono un fotografo a catturare un ritratto possono essere diversi. Alcuni fotografi desiderano immortalare in un’immagine un tratto distintivo della personalità o del carattere del soggetto mentre altri hanno come obiettivo quello di raccontare una storia attraverso lo sguardo della persona ritratta.
Di solito, chi si rivolge ad un fotografo ritrattista lo fa perchè desidera immortalare un avvenimento speciale della propria vita, come un matrimonio, un fidanzamento oppure una gravidanza. Oltre ad un utilizzo privato, la fotografia di ritratto viene frequentemente impiegata anche in ambito commerciale per creare immagini che aiutino a vendere prodotti o servizi e come espressione artistica per rappresentare emozioni diverse. A seconda del fine per cui verranno utilizzati i ritratti bisognerà adottare un approccio diverso. Ad esempio, per ritrarre il CEO di un’importante multinazionale il fotografo dovrà utilizzare un’illuminazione semplice e delle pose fotografiche che aiutino il soggetto ad apparire rilassato e competente. Mentre, se si vuole realizzare un ritratto di una modella professionista bisognerà utilizzare un tipo di luce e delle pose che esaltino la sua bellezza e le caratteristiche del suo fisico.
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Come iniziare a realizzare ritratti fotografici
Chiunque abbia provato a fotografare una persona si sarà accorto subito che per creare una fotografia di ritratto coinvolgente ed interessante da guardare non basta semplicemente posizionare l’obiettivo davanti al volto del soggetto e premere il pulsante di scatto della propria fotocamera. Prima di iniziare a realizzare dei ritratti fotografici in studio dovrai decidere quale tipo di luce utilizzare, quale sfondo includere alle spalle del soggetto, che vestiti dovrà indossare il soggetto e quali sono le pose fotografiche migliori da usare in base al tipo di ritratti che vuoi creare. Tutti questi elementi contribuiscono a creare un’atmosfera specifica nell’immagine e a trasmettere una determinata emozione allo spettatore.
Realizzare una fotografia di ritratto richiede, oltre ad un’ottima comprensione della luce e della composizione fotografica, anche una buona dose di empatia e di capacità di relazionarsi con le persone. Non tutti hanno dimestichezza con la macchina fotografica, perciò è compito del fotografo mettere a proprio agio il soggetto e fargli dimenticare il fatto di trovarsi all’interno di uno studio circondato da un’enorme quantità di attrezzatura fotografica. Anche se molto spesso nella fotografia ritrattistica la maggior parte dell’attenzione viene catturata dal viso e dall’espressione della persona, questo non significa che il resto del corpo o persino lo sfondo non siano importanti. Molto spesso, i fotografi ritrattisti includono altri elementi nelle loro immagini, come sfondi ed accessori, che aiutano lo spettatore ad immaginare quale possa essere la storia della persona ritratta.
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Perché ogni fotografo dovrebbe cimentarsi con la fotografia di ritratto
Storicamente, la fotografia ritrattistica e prima ancora la pittura ritrattistica hanno svolto un ruolo importantissimo nel documentare gli usi ed i costumi delle popolazioni che hanno vissuto in epoche passate. Queste immagini fungono da preziosi documenti storici che ci permettono di tramandare alle generazioni future le usanze di un mondo passato che ormai esiste solamente nei ricordi delle persone più anziane. Oltre ad avere una notevole importanza nel documentare gli avvenimenti storici, la fotografia ritrattistica viene utilizzata anche dagli artisti come mezzo per trasmettere un messaggio o per attirare l’attenzione del pubblico verso un tema particolare.
Nella nostra società moderna, con l’avvento di Internet e dei social media, sempre più spesso ci troviamo a creare nuove amicizie e a stringere nuove collaborazioni lavorative online. Al giorno d’oggi, tutti noi abbiamo una presenza online costruita attraverso la condivisione delle nostre immagini, pensieri personali e passioni. Per questo motivo è fondamentale avere dei ritratti fotografici professionali da usare a seconda delle diverse esigenze. Dai ritratti aziendali utilizzati nella sezione About me del proprio sito web o all’interno del proprio profilo LinkedIn fino alle fotografie pubblicate sui siti di incontri, un ritratto ben realizzato è il migliore biglietto da visita. Per tutti questi motivi, imparare a creare ritratti fotografici può essere un’ottima opportunità di guadagno e di espressione artistica.
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Quali sono i diversi tipi di ritratti fotografici
Una fotografia di ritratto può essere classificata in vari modi, ad esempio in base al soggetto ritratto (bambini, famiglie, coppie), in base al motivo per cui viene realizzata l’immagine (commerciale, editoriale, concettuale) oppure in base allo stile usato per creare il ritratto (glamour, fotogiornalistico, fashion). Chi inizia a cimentarsi con la fotografia di ritratto, di solito sperimenta con diversi generi e soggetti in modo da acquisire esperienza ed apprendere nuovi stili e tecniche fotografiche. Dopo questa prima fase di apprendimento è preferibile concentrarsi solamente su un genere di ritratto o su un particolare soggetto. Ogni tipo di ritratto richiede infatti delle abilità specifiche e una buona dimestichezza con il soggetto da immortalare. Solo in questo modo è possibile specializzarsi e diventare esperti in un tipo di ritratto fotografico creando anche un proprio stile caratteristico. Di seguito sono riportati i principali generi in cui si può suddividere la fotografia di ritratto.
Il ritratto fotografico tradizionale
Con questo termine si intendono tutti quei ritratti in cui il soggetto è consapevole di essere fotografato e molto spesso è il soggetto stesso a commissionare la realizzazione delle immagini. I ritratti tradizionali possono essere crearti all’interno di uno studio fotografico, in esterna oppure in una location. Di solito si preferisce lavorare all’interno di uno studio in modo da avere un maggiore controllo sulla luce e sugli sfondi, garantendo così un aspetto più professionale alle immagini finali. A differenza di altri tipi di ritratto, nel ritratto tradizionale il fotografo istruisce il soggetto su come posare. Questo non significa che la persona ritratta debba rimanere immobile e guardare dritto nella fotocamera assumendo un’espressione seria. Invece, le pose fotografiche utilizzate nei ritratti tradizionali hanno come fine quello di evidenziare le caratteristiche migliori del soggetto facendolo apparire il più naturale possibile.
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Il ritratto fotogiornalistico
A differenza del ritratto tradizionale, nel ritratto fotogiornalistico o di reportage il soggetto non viene messo in posa dal fotografo e molto spesso non è nemmeno consapevole di essere fotografato. Questo stile fotografico non viene utilizzato solamente dai fotografi di reportage durante guerre o eventi catastrofici, ma viene impiegato anche dai fotografi di matrimonio e di eventi che desiderano creare immagini “meno posate”. Solitamente, i ritratti fotogiornalistici hanno come obiettivo quello di ritrarre le persone mentre partecipano ad un evento senza che il fotografo interferisca in alcun modo con lo svolgersi dell’evento stesso. Per questo motivo, per creare un ritratto fotogiornalistico non vengono utilizzate luci artificiali, come flash fotografici o luci LED, ma solamente la luce presente nella location.
Il ritratto ambientato
Il ritratto ambientato si distingue dagli altri tipi di ritratti in quanto il soggetto viene fotografato in un ambiente che gli è familiare. Ad esempio, un dottore che viene fotografato all’interno del suo studio con i suoi diplomi ed attestati che ricoprono le pareti oppure un botanico ritratto all’interno di una foresta mentre studia una pianta rara. I posti dove realizzare una fotografia di ritratto ambientato non si limitano solamente ai luoghi di lavoro, ma comprendono anche case o altri posti che hanno un legame speciale con il soggetto. In questo tipo di ritratti il contesto aiuta a fornire delle informazioni importanti riguardo alla storia o alla personalità del soggetto che viene fotografato. Anche se il soggetto principale dell’immagine resta la persona fotografata, il contesto in cui si trova aiuta a completarlo diventando molto di più di un semplice sfondo.
La fotografia di ritratto lifestyle
La fotografia di ritratto lifestyle (o stile di vita) si colloca a metà strada fra il ritratto tradizionale ed il ritratto fotogiornalistico. A differenza dei ritratti tradizionali, questo tipo di immagini vengono generalmente realizzate in location, ad esempio all’interno di un’abitazione, in un parco urbano oppure in qualsiasi luogo dove le persone comuni si ritrovano normalmente per trascorrere del tempo. Di solito, i fotografi di ritratti lifestyle adottano un approccio molto informale fornendo alcune indicazioni ai soggetti da fotografare ma evitando di metterli in posa. Il ritratto lifestyle viene utilizzato spesso nella fotografia pubblicitaria poiché, rappresentando delle scene di vita quotidiana, consente ai consumatori di immedesimarsi con le persone ritratte. Le fotografie create utilizzando questo stile fotografico sono caratterizzate da un’atmosfera spontanea e naturale.
Il ritratto fotografico concettuale
Il ritratto concettuale viene molto spesso associato al ritratto artistico, anche se a differenza di quest’ultimo ha come fine quello di comunicare un messaggio allo spettatore. Nel ritratto concettuale la persona raffigurata funge da strumento per illustrare un’idea o un concetto. Questo tipo di fotografie sono più astratte e creative rispetto agli altri tipi di ritratti. Inoltre, non è raro che l’immagine venga manipolata utilizzando software di fotoritocco come Photoshop donandogli un aspetto surreale. I temi esplorati nella fotografia di ritratto concettuale possono essere piuttosto diversi, alcuni fotografi mirano a rappresentare idee e pensieri astratti mentre altri preferiscono dare la loro interpretazione riguardo argomenti specifici.
La fotografia di ritratto glamour
Il ritratto fotografico glamour ha come obiettivo quello di mettere in risalto la bellezza ed il fascino del soggetto. Per ottenere questo risultato, molto spesso vengono impiegate delle figure professionali che si occupano di curare il trucco e lo styling del soggetto. Inoltre, il fotografo ha una maggiore libertà nella scelta della luce da utilizzare ed è prevista la possibilità di ritoccare l’immagine al computer. La fotografia di ritratto glamour viene impiegata per creare immagini pubblicitarie di prodotti di bellezza e per realizzare editoriali da pubblicare su magazine e riviste. A differenza della fotografia di moda, che ha come fine quello di vendere outfit ed accessori, la fotografia glamour mira a trasmettere la bellezza e la sensualità del soggetto.
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Principali tipi di inquadrature utilizzate nella fotografia di ritratto
Dopo aver deciso quale soggetto fotografare e quale tipo di ritratto fotografico realizzare è necessario scegliere il tipo di inquadratura migliore in base a ciò che si desidera ottenere. Infatti, utilizzando diversi tipi di inquadrature, il fotografo può includere o escludere dall’immagine finale diverse parti del corpo del soggetto e decidere se mostrare solamente il soggetto o se includere anche l’ambiente circostante. Inoltre, attraverso l’inquadratura è possibile celare diverse parti della scena influenzando così profondamente la percezione di chi guarda lo scatto finale. Di seguito sono riportati i diversi tipi di inquadrature utilizzate nel ritratto fotografico partendo da quelle più ampie fino ad arrivare ai tagli più ravvicinati.
Figura intera
L’inquadratura a figura intera mostra il soggetto nella sua totale interezza, dalla testa fino ai piedi. Questo tipo di inquadratura può essere utilizzata sia per evidenziare la postura e la fisicità della persona ritratta sia per mostrare abiti o accessori indossati dal soggetto. Oltre a mostrare completamente il fisico della persona, l’inquadratura a figura intera fornisce anche delle informazioni sul contesto circostante. Perciò, questo tipo di inquadratura viene utilizzata spesso per realizzare ritratti in cui lo sfondo o l’abbigliamento del soggetto sono significativi per la narrazione visiva.
Piano americano
Iniziando a tagliare parte del soggetto dall’immagine si ottiene un’inquadratura che copre dalle ginocchia fino alla testa. Questo tipo di inquadratura viene denominata piano americano, poiché veniva comunemente impiegata nei film western per mostrare le fondine delle pistole sui fianchi dei cowboy. Come l’inquadratura a figura intera, anche il piano americano crea un senso di equilibrio tra il personaggio e l’ambiente circostante aiutando così lo spettatore a farsi un’idea del contesto in cui si sta svolgendo l’azione.
Piano medio
Il piano medio è probabilmente uno dei tipi di inquadrature più popolari e più frequentemente utilizzate nella fotografia di ritratto. In questo caso il soggetto viene mostrato dall’altezza delle anche in su, consentendo così allo spettatore di concentrarsi maggiormente sul volto del soggetto, ma includendo comunque parte dell’ambiente circostante. Poiché questo tipo di inquadratura, oltre al viso comprende anche le mani del soggetto, viene utilizzata molto spesso nelle interviste ed in tutti quei casi in cui si vuole includere anche il linguaggio del corpo nel ritratto.
Mezzo busto
L’inquadratura a mezzo busto è molto simile al piano medio con l’unica differenza che in questo caso il taglio viene fatto all’altezza della vita. Nel mezzo busto il soggetto occupa buona parte dell’inquadratura diventando così il protagonista indiscusso della scena. Di solito, l’ambiente alle spalle del soggetto non è più distinguibile ed assume il semplice valore di contorno alla figura del soggetto. L’inquadratura a mezzo busto, oltre ad essere utilizzata frequentemente per i ritratti professionali da includere nel proprio CV o su LinkedIn, viene usata molto spesso in televisione durante i telegiornali e nei talk show.
Il primo piano nella fotografia di ritratto
Il primo piano è un altro tipo di inquadratura utilizzata frequentemente nella fotografia di ritratto poiché consente di focalizzare l’attenzione su tutte le più piccole espressioni facciali del soggetto instaurando così una connessione fra lo spettatore e la persona ritratta. Nel primo piano, l’inquadratura viene tagliata all’altezza dalle spalle rendendo così il viso del soggetto il centro principale dell’attenzione. Questo tipo di inquadratura è perfetta per catturare emozioni autentiche e per rappresentare tutti i dettagli del viso del soggetto. Non essendoci altri elementi che distraggano l’attenzione, lo spettatore è portato ad esaminare tutti i dettagli del viso del soggetto instaurado così un legame più intimo.
Primissimo piano o dettaglio
Restringendo ulteriormente il campo visivo si ottiene un tipo di inquadratura in cui viene mostrata solamente una parte del viso o del corpo del soggetto, come gli occhi, le labbra oppure le mani. Utilizzando questo tipo di inquadratura si ottengono immagini in cui una piccola parte del corpo del soggetto riempie l’intero fotogramma riuscendo così ad enfatizzare dei dettagli che normalmente passerebbero inosservati. Questo tipo di inquadratura non viene utilizzata molto spesso nella fotografia di ritratto poiché richiede un’ottima cura dei dettagli e la volontà da parte del fotografo di invadere la zona di comfort del soggetto. Di solito, il primissimo piano viene impiegato per mostrare gli occhi di una persona durante un momento di commozione oppure le dita delle mani mentre sta eseguendo un compito molto importante.